La caffeina non anticipa il parto

Una vasta meta-analisi sui più recenti studi condotti per valutare il ruolo della caffeina durante la gravidanza, sembra escludere una maggiore probabilità di nascite anticipate nelle donne che bevono quotidianamente caffè e tè.

La ricerca ha considerato in totale ventidue trial clinici, che hanno coinvolto decine di migliaia di future mamme negli Stati Uniti, in Europa, in Canada e in Brasile.

Dalla valutazione dei risultati di tutti gli studi inseriti nella meta-analisi, emerge che 300 milligrammi di caffeina - l'equivalente di tre tazzine di espresso o di tre tazze di tè - non aumentano il rischio di dover correre in ospedale per un parto anticipato.

In realtà, sottolineano i ricercatori, i pericoli sono altri: troppa caffeina potrebbe condizionare il peso del nascituro oltre a scatenare episodi di insonnia, mal di testa e nausea nel periodo della gestazione.

La meta-analisi non può però essere considerata del tutto esaustiva poiché il campione studiato era composto quasi esclusivamente da donne caucasiche e non ha esaminato gestanti nelle quali il consumo giornaliero di caffeina supera i 400 milligrammi al giorno.

Inoltre, non sono rientrate nello studio bevande energetiche e supplementi a base di erbe, spesso arricchiti da caffeina.

Resta quindi valido il consiglio di bere tranquillamente caffè e tè durante la gravidanza, a patto però di non esagerare.


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